Giubileo 2025: “Dall’Unità d’Italia ai giorni nostri”

Per vivere il GIUBILEO
Notizie e indicazioni per l’Anno Santo 2025 /24° parte

 

Il ventiduesimo Giubileo per l’inizio del 1900

Spettò a Leone XIII indire il ventiduesimo Giubileo per l’inizio del 1900, caratterizzato da sei beatificazioni e due canonizzazioni (quelle di San Giovanni Battista de La Salle e di Santa Rita da Cascia).

Per la prima volta dall’Unità d’Italia, il Re annunciava il Giubileo all’interno del “Discorso della Corona”.

Il Papa inviò un appello al risveglio della fede nel popolo cristiano in tutto il mondo.

L’intento principale fu quello di vincere la sfida della modernizzazione della vita cristiana e della cristianizzazione della vita moderna.

L’organizzazione dell’accoglienza fu per la prima volta a cura delle autorità italiane.

All’Anno Santo, inoltre, resero omaggio le montagne d’Italia. Monumenti sorsero sulle vette di tutto il Paese ad omaggiare il Redentore, dal Piemonte alla Sicilia.

 

Pregare per la pace tra i popoli

Nel 1925, Pio XI volle che in concomitanza dell’Anno Santo fosse proposta all’attenzione dei fedeli la preziosa opera delle missioni e esortò i fedeli a pregare per la pace tra i popoli al fine di lucrare le indulgenze.

Pio XI, il 6 gennaio 1933, con la bolla Quod Nuper, indisse anche un Giubileo straordinario, nella ricorrenza dei 1900 anni dalla morte di Gesù.

L’evento fu celebrato con particolare grandiosità.

Il Papa tenne ben 620 discorsi e a Roma si riversarono oltre 2 milioni di pellegrini.

Nel 1950, pochi anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, Pio XII promulgò il successivo Giubileo indicandone le finalità:

  • santificazione delle anime mediante la preghiera e la penitenza e l’incrollabile fedeltà a Cristo e alla Chiesa;
  • azione per la pace e tutela dei Luoghi Santi;
  • difesa della Chiesa contro i rinnovati attacchi dei suoi nemici e impetrazione della vera fede per gli erranti, gli infedeli e i senza Dio;
  • attuazione della giustizia sociale e opere di assistenza a favore degli umili e dei bisognosi.

Nel corso di quest’anno fu la proclamazione del dogma dell’Assunzione di Maria al cielo (1 novembre 1950).

 

“Rinnovamento” e “Riconciliazione”

Il successivo Giubileo ordinario fu quello del 1975 indetto da Paolo VI, che ne presentò sinteticamente gli obiettivi con i termini “Rinnovamento” e “Riconciliazione”.

Fu il primo Giubileo ad essere trasmesso in mondovisione, e vide la celebrazione della fine delle scomuniche con la Chiesa di Bisanzio e la partecipazione del Patriarca di Alessandria Melitone.

Con la bolla Aperite Portas Redemptori, del 6 gennaio 1983, Giovanni Paolo II indiceva il Giubileo, che celebrava il 1950° anniversario della morte e risurrezione di Gesù.

L’apertura del Giubileo è stata fissata per il 25 marzo 1983.

La scelta di tale data non era casuale, cadendo in tal giorno la solennità dell’Annunciazione del Signore che ricorda l’istante provvidenziale in cui il Verbo eterno, facendosi uomo per opera dello Spirito Santo nel grembo della Vergine Maria, iniziò l’opera della Redenzione.

Il Giubileo, poi, si concluse il 22 aprile 1984, domenica di Pasqua, giorno della pienezza della redenzione procurata dal sacrificio redentore di Cristo.

Tra gli eventi di questo Anno Santo spicca il Giubileo dei giovani, svoltosi il 14 aprile 1984.

I giovani, circa 300.000 provenienti da tutto il mondo, si ritrovarono in mattinata nella piazza antistante la Basilica di San Giovanni in Laterano per la messa, poi un lungo corteo si spostò verso Piazza San Pietro dove avvenne l’incontro con il Papa che, per l’occasione, fu accompagnato sul palco realizzato sulla gradinata della Basilica di San Pietro da Madre Teresa di Calcutta.

Da questo incontro scaturì l’idea delle Giornate Mondiali della Gioventù, che da allora si sono tenute, a cadenza bi o triennale, in diversi paesi del mondo.