Giubileo 2025: Signore, insegnaci a pregare.

Lettera circolare del Vescovo
insieme al Consiglio Pastorale Diocesano
in occasione dell’anno della preghiera
in preparazione al Giubileo 2025.

 

Cosa è la preghiera?

“Un dovere”,
ci hanno insegnato fin da piccoli, al punto che alcuni, quando si confessano, non trascurano di dire: «non ho pregato bene; non ho pregato abbastanza; non so ancora pregare; non ne ho voglia».

“Un piacere”
direbbero altri, forse perché hanno avuto la fortuna di avere buoni maestri che li hanno introdotti ad esperienze positive e appaganti di dialogo con il Signore, nei modi più diversi; ma anch’essi sanno che prima o poi arriva l’aridità, la fatica, la prova: non è facile pregare!

“Una necessità”
Il credente maturo risponde “una necessità”,
poiché si rende conto che ne va della sua fede: come potrebbe avere un rapporto con Dio senza mai dialogare con Lui?!
Eppure, anche per chi ha questa consapevolezza, questa necessità importante si scontra ogni giorno con mille urgenze che divorano tutto il tempo a disposizione; con un efficientismo che lascia poco spazio alla meditazione; con un contesto rumoroso e affannato che rende la preghiera una grande sfida, anche per chi la desidera.

“Una noia”
Qualcuno risponderebbe “una noia”!
Infatti molti hanno smesso di pregare, anche tra i praticanti.
Spesso si dice che la preghiera è pesante, inutile; altri la desiderano, ma si dichiarano inesperti, incapaci, insoddisfatti, delusi. Eppure, in questo contesto secolarizzato in cui la preghiera sembrerebbe avere poche chances, permangono forme tradizionali di preghiera e ne nascono di nuove…

 

 

Si sviluppano tanti percorsi di spiritualità e di meditazione che, anche quando non arrivano ad un esplicito dialogo con il Signore, esprimono comunque un forte desiderio di interiorità, di essenzialità, di pacificazione interiore.

Prima o poi nella vita di ciascuno riaffiora la preghiera, se non altro per un’invocazione accorata nel momento del bisogno o per un grido verso il cielo quando ci si sente traditi dalla vita.
In questo provvidenziale “anno della preghiera” indetto dal Papa per prepararci al Giubileo del 2025, tutte le realtà ecclesiali sono invitate a mettere a tema la preghiera personale e comunitaria; ciascuno può tentare un passo avanti in questo dialogo con il Signore, a partire dal punto in cui si trova.

Il Consiglio Pastorale Diocesano ha elaborato questa lettera come strumento da offrire ai Consigli Pastorali parrocchiali e territoriali, alle Fraternità Presbiterali e alle Equipe delle Unità Pastorali, ai gruppi catechisti, ai diversi operatori parrocchiali e alle aggregazioni laicali, per verificare e stimolare la propria capacità di introdurre, educare, accompagnare all’incontro con il Signore, che è la risposta più vera alla sete del cuore umano.
Buon anno della preghiera a tutti!

Il Consiglio Pastorale Diocesano

 

 

 

Le iniziative proposte dalla Diocesi

 

1. La “24oreperilSignore”:
l’iniziativa di adorazione e riconciliazione voluta da papa Francesco: cade sempre alla vigilia della IV domenica di Quaresima; in questo anno della preghiera sarà proposta in ogni comunità ecclesiale territoriale della nostra Diocesi.

2. Per i giovani (20-35 anni)
esistono svariate proposte, organizzate da diversi uffici diocesani in sinergia: “Giovani in preghiera” è un’iniziativa per educare i giovani a pregare.
Lo si fa offrendo diverse modalità di preghiera.
Si svolge alla sera di ogni terzo venerdì del mese da novembre ad aprile.
Si propongono inoltre ritiri spirituali per giovani un sabato pomeriggio al mese da ottobre a maggio, occasione di preghiera e meditazione accompagnati da un’equipe di laici, consacrati e sacerdoti.
Un tempo più prolungato di deserto e preghiera sono invece gli esercizi spirituali per adolescenti e giovani, che si svolgono per un week end a metà Quaresima in Seminario.
Infine, sempre per adolescenti e giovani, sono proposte diverse esperienze spirituali forti nel tempo estivo, quali cammini, pellegrinaggi, proposte di trekking spirituale.

3. La “preghiera nella prova”,
ogni primo sabato del mese in Seminario, per le persone che attraversano momenti difficili e per chi le vuole sostenere con la propria intercessione.
Si invoca forza e consolazione per chi soffre nel corpo e nello spirito.

4. La “Luce nella notte”,
promossa da giovani provenienti da diverse realtà ecclesiali diocesane che annunciano il Vangelo ad altri giovani, accompagnandoli a vivere un momento di incontro personale con il Signore Gesù nell’adorazione eucaristica.

5. I classici “esercizi spirituali”,
nelle diverse case di spiritualità o nelle comunità parrocchiali.
Da qualche anno la nostra Diocesi offre anche la possibilità di vivere gli esercizi spirituali nella vita quotidiana (EVO) con un percorso personalizzato accompagnato, da ottobre a maggio, da un’equipe.