Martedì 24 Marzo 2020- Messaggio Quaresimale

Messaggio Video di Padre Angelo Epis

Messaggio di Don Federico

Dal libro del Levitico cap. 19
Il Signore disse a Mosè: «Parla a tutta la comunità degli Israeliti e ordina loro: Siate santi, perché io, il Signore, Dio vostro, sono santo.
Ognuno rispetti sua madre e suo padre e osservi i miei sabati.
Io sono il Signore, vostro Dio.
Non rivolgetevi agli idoli, e non fatevi divinità di metallo fuso.
Io sono il Signore, vostro Dio.
Quando offrirete al Signore una vittima in sacrificio di comunione, offritela in modo da essergli
graditi.[…]
Quando mieterete la messe della vostra terra, non mieterete fino ai margini del campo, né raccoglierete ciò che resta da spigolare della messe; quanto alla tua vigna, non coglierai i racimoli e non raccoglierai
gli acini caduti; li lascerai per il povero e per il forestiero.
Io sono il Signore, vostro Dio.    Non ruberete né userete inganno o menzogna gli uni a danno degli altri.
Non giurerete il falso servendovi del mio nome; perché profaneresti il nome del tuo Dio.
Io sono il Signore.
Non opprimerai il tuo prossimo, né lo spoglierai di ciò che è suo; il salario del bracciante al tuo servizio non resti la notte presso di te fino al mattino dopo.
Non disprezzerai il sordo, né metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo
Dio.
Io sono il Signore.
Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero, né userai preferenze verso il potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia.
Non andrai in giro a spargere calunnie fra il tuo popolo né coopererai alla morte del tuo prossimo.
Io sono il Signore.
Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai d’un peccato per lui.
Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso.
Io sono il Signore.
Non vi rivolgete ai negromanti né agli indovini; non li consultate per non contaminarvi per mezzo loro.
Io sono il Signore, vostro Dio.
Alzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio e temi il tuo Dio.
Io sono il Signore.
Quando un forestiero dimorerà presso di voi nel vostro paese, non gli farete torto. Il forestiero dimorante fra di voi lo tratterete come colui che è nato fra di voi; tu l’amerai come te stesso perché
anche voi siete stati forestieri nel paese d’Egitto.
Io sono il Signore, vostro Dio.
Non commetterete ingiustizie nei giudizi, nelle misure di lunghezza, nei pesi o nelle misure di capacità. Avrete bilance giuste, pesi giusti, efa giusto, hin giusto.
Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatti uscire dal paese d’Egitto.
Osserverete dunque tutte le mie leggi e tutte le mie prescrizioni e le metterete in pratica.
Io sono il Signore».

Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
Carissimi, è vero che per esercitare il bene della carità ogni tempo è appropriato.
Questi giorni tuttavia lo sono in modo speciale.
Quanti desiderano arrivare alla Pasqua del Signore con la santità dell’anima e del corpo si sforzino al massimo di acquistare quella virtù nella quale sono incluse tutte le altre in sommo grado, e dalla quale è coperta la moltitudine dei peccati.
Mentre stiamo per celebrare il mistero più alto di tutti, il mistero del sangue di Gesù Cristo che ha cancellato le nostre iniquità, facciamolo con i sacrifici della misericordia. Ciò che la bontà divina ha elargito a noi, diamolo anche noi a coloro che ci hanno
offeso.
La nostra generosità sia più larga verso i poveri e i sofferenti perché siano rese grazie a Dio dalle voci di molti.
Il nutrimento di chi ha bisogno sia sostenuto dai nostri digiuni.
Al Signore infatti nessun’altra devozione dei fedeli piace più di quella rivolta ai suoi poveri, e dove trova una misericordia premurosa là riconosce il segno della sua bontà.