90° anniversario della chiesa parrocchiale di Gorno

Dal diario di don Severino Vitali

Consacrazione della nuova chiesa: 23 ottobre 1932

Il lavoro e la costanza dei dirigenti sono premiati: il timore e le ansie sparite.

Ormai Gorno ha ed avrà nei secoli la sua bella chiesa parrocchiale.

La gioia e l’esultanza è manifesta su tutti i volti, da quello dell’amatissimo ed infaticabilissimo prev. Don Angelo Cavagna primo e unico grande artefice di quest’opera colossale, a quello dell’ultimo cittadino di Gorno.

La mole, solenne ed austera del tempio s’innalza nel cielo puro e sereno di questo giorno 23 ottobre a testimoniare a tutti, anche a quei meschini (per non dire di più) che tanto l’hanno osteggiata.

La fede pura e semplice e la generosità del popolo di Gorno che stretto intorno al suo Prevosto e a quelli che più da vicino collaborarono con lui, videro in brevissimo tempo coronato da felice successo e la loro speranza, il loro desiderio, la somma dei loro sacrifici non lievi.

Questo che molti (ed anche fuori di Gorno) non osavano sperare è ora una realtà.

Il popolo di Gorno è già orgoglioso di questa sua chiesa e ne mena vanto come di una grande vittoria.

L’entusiasmo ha invaso gli animi di tutti e tutti si apprestano ad addobbare e case e strade.

Sorgono ovunque archi trionfali con scritte inneggianti alla chiesa, al vescovo che verrà a consacrarla, a S. Martino Protettore.

Davvero fantastica l’illuminazione della sera 22 ottobre.

La facciata della nuova chiesa, il campanile sono inondati di luce elettrica.

Tutte le case e le strade e le piazze sono illuminate e ardono numerosi «falò» nei punti più elevati.

Lo scampanio è incessante.

Sono le cinque pomeridiane e tutta la popolazione in massa si reca ad Erdeno a ricevere S.E. Mons. Bernareggi Vescovo coadiutore di Bergamo.

Lo precedono i giovani con biciclette infiorate e cavalli bardati.

S.E. è ricevuto da uno scrosciante battimano.

Si inizia la processione mentre la banda intonava una marcia. S.E. si reca subito nella nuova chiesa e la esamina attentamente e con viva soddisfazione.

S.E. Mons. Bernareggi appena varcata la porta maggiore esclamò: «Bella, luminosa, bravi, mi piace».

Indi si porta in casa parrocchiale e dopo breve riposo inizia la recita del mattutino e le lodi dei martiri.

Intanto in paese si da inizio all’illuminazione.

È così bella e suggestiva che anche il vescovo fa il giro della Madonna a Villassio intrattenendosi poi lungamente sul sagrato mentre la ditta Martinelli rallegrava il pubblico con fuochi artificiali.

La mattina seguente 23 ottobre giorno della consacrazione la popolazione si accosta in massa ai S.S. Sacramenti e fu l’ultima volta nella chiesa della Madonna.

Alle 6 e mezza ha inizio la consacrazione della chiesa che dura sino alle nove, dopo di che S.E. celebra per primo la S. Messa all’altar maggiore consacrato della nuova chiesa.

Dopo breve respiro ha inizio la messa solenne in canto celebrata da Don Adamo Telini di Gorno parroco di S. Croce.

La scuola di canto locale eseguisce una messa a due voci.

Al Vangelo S.E. tiene un breve discorso al popolo fra la massima attenzione.

Invita a ringraziare il Signore per l’opera compiuta, il prevosto e chi ha collaborato con lui, e infine ringrazia tutta popolazione esortandola a fare sempre più e meglio per la gloria di Dio.

A mezzogiorno fra uno stuolo di sacerdoti con tutte le autorità locali: l’Ing. Cav. Luigi Noble, direttore delle locali miniere, il Rag. Felice Ravasio Podestà di Nossa che fu però per ben cinque anni podestà di Gorno e al quale Gorno gli deve essere tanto riconoscente, il medico Romelli di Nossa, il comitato esecutivo al completo ecc. – vi fu un lieto simposio in casa parrocchiale tra la massima cordialità e allegria.

Dopo mezzogiorno S.E. amministra la S. Cresima a parecchi bambini, indi salutato da tutta la popolazione verso le 16 lascia Gorno.

Alla sera stessa per l’iniziativa dell’infaticabile prevosto si diede inizio alle SS. Missioni, non senza aver prima trasportato in mezzo a noi la venerata effige del SS. Crocifisso.

La festa fu allietata tanto la vigilia quanto nel giorno della consacrazione dal corpo musicale di Nossa.

 

Il Curato D. Severino Vitali