Mese di maggio, mese dedicato alla madre di Dio.

Dopo l’apertura del mese di maggio 2022 con le celebrazioni domenicali della Eucaristia le prossime settimane prevedono:

 

1a SETTIMANA DI MAGGIO

Celebrazione dell’Eucaristia in onore alla Madonna:

  • Lunedì 2, ore 20 alla Plazza di Oneta
  • Martedì 3, ore 20 a Oneta chiesa di San Rocco
  • Mercoledì 4, giovedì 5 e venerdì 5, ore 7,30 a Gorno, chiesa Madonna delle Grazie
  • Mercoledì 4, ore 20 a Cantoni al cimitero (ritrovo alle ore 19,30 per il Rosario, con maltempo in chiesa)
  • Giovedì 5 ore 20 a Chignolo, a S. Rocco (ritrovo alle ore 19,30 per il Rosario)

Preghiera del Rosario:

  • al Santuario del Frassino, prima della celebrazione dell’Eucaristia,
    mercoledì 4, ore 15
    sabato 7 ore 10
    domenica 8 ore 17;
  • a Gorno (ore 20)
    mercoledì 4 alla chiesa di Sant’Antonio,
    venerdì 5 al Crocifisso.

 

2a SETTIMANA DI MAGGIO

Celebrazione dell’Eucaristia in onore alla Madonna:

  • Lunedì 9, ore 20 alla Plazza di Oneta
  • Martedì 10, ore 20 a Oneta chiesa di San Rocco
  • Martedì 10, mercoledì 11, giovedì 12 e venerdì 13, ore 7,30 a Gorno, chiesa Madonna delle Grazie

Preghiera del Rosario:

  • al Santuario del Frassino, prima della celebrazione dell’Eucaristia,
    mercoledì 11, ore 15
    sabato 14 ore 10
    domenica 15 ore 17;
  • a Gorno (ore 20)
    mercoledì 11 alla chiesa di Sant’Antonio,
    giovedì 12 a Riso
    venerdì 13 al Crocifisso.

 

 

 

IL ROSARIO, CORONA DELLA BEATA VERGINE MARIA, COME PREGARLO

Si è pure sentita con maggiore urgenza la necessità di ribadire, accanto al valore dell’elemento della lode e dell’implorazione, l’importanza di un altro elemento essenziale del Rosario: la contemplazione.

Senza di essa il Rosario è corpo senza anima, e la sua recita rischia di divenire meccanica ripetizione di formule e di contraddire all’ammonimento di Gesù: Quando pregate, non siate ciarlieri come i pagani, che credono di essere esauditi in ragione della loro loquacità (Mt 6,7).

Per sua natura la recita del Rosario esige un ritmo tranquillo e quasi un indugio pensoso, che favoriscano all’orante la meditazione dei misteri della vita del Signore, visti attraverso il cuore di colei che al Signore fu più vicina, e ne dischiudano le insondabili ricchezze.

S.Paolo VI, Marialis Cultus n.47

 

L’ascolto e la meditazione si nutrono di silenzio.

È opportuno che, dopo l’enunciazione del mistero e la proclamazione della Parola, per un congruo periodo di tempo ci si fermi a fissare lo sguardo sul mistero meditato, prima di iniziare la preghiera vocale.

La riscoperta del valore del silenzio è uno dei segreti per la pratica della contemplazione e della meditazione.

….

Come nella Liturgia sono raccomandati momenti di silenzio, anche nella recita del Rosario una breve pausa è opportuna dopo l’ascolto della Parola di Dio, mentre l’animo si fissa sul contenuto di un determinato mistero.

S.Giovanni Paolo II, Rosarium Virginis Mariae 31

 

 

ALCUNE INDICAZIONI

Per seguire le indicazioni dei papi: dopo la proclamazione del mistero (per es. “l’annuncio dell’Angelo a Maria”, “la visita di Maria ad Elisabetta”) e prima di iniziare il “Padre Nostro” fermiamoci in silenzio e immaginiamo la scena del mistero (per es. l’angelo che parla con Maria, Elisabetta e Maria che si salutano).