50 anni di ricordi … padre Giulio Zanni si racconta

Era il 1° maggio del 1965, al santuario della Madonna degli Angeli a Basella di Urgnano provincia di Bergamo, venivo ordinato sacerdote assieme al Padre Giuseppe Borlini e altri tre compagni di studio, dal vescovo della diocesi di Bergamo Monsignor Clemente Gaddi.

La domenica dopo a Chignolo ci fu festone megagalattico per esprimere la gioia di avere due preti novelli, Padre Giulio e Padre Giuseppe, dopo 70 anni dall’ultimo sacerdote nativo Don Domenico Borlini che è stato per 23 anni prevosto di Sant’Alessandro in Colonna in Bergamo e che era morto nel 1895.

Paese imbandierato, fuochi di artificio, concerto di chitarre e pranzo sociale.
Fu una grandissima festa.

Dopo 50 anni ho avuto la medesima gioia di rivivere gli stessi sentimenti e affetti con tanto calore umano e benevolenza.

Certo non ci sono più Ersilia, Adele, Maria, sorella di Don Luigi Titta nativo di Premolo, che ci aveva indirizzato al seminario, Margherita … e tutte quelle anime cristiane che ci avevano preparato e accompagnato al sacerdozio.

Centinaia di paesani parenti e conoscenti passati tutti alla santa Gerusalemme del Cielo.

Anche quest’anno 2015 però, dopo 50 anni: paesino in festa, concerto d’organo in chiesa, offerto dal Maestro Giordano e dal suo impareggiabile figlio Lorenzo che hanno deliziato la chiesa stipata di amici; la torta estasiante del 50° di messa, gustata durante il rinfresco che ha fatto seguito alla grande e bella processione in onore di San Bartolomeo apostolo patrono della nostra parrocchia;
la graditissima presenza di Don Vincenzo Valle, Don Giambi, Don Alex e il prete indiano, tutti a far festa a P. Giulio.

Però in questi 50 anni sono avvenuti profondissimi mutamenti.
Quanti!

Il Concilio Ecumenico Vaticano II, concluso l’8 dicembre 1965 che sta producendo ora i primi risultati: il ’68 (rivoluzione etica del 1969), iniziato all’università della Sorbona di Parigi con il grido “Proibito Proibire”; la desacralizzazione del mondo culturale dell’uomo antico, che durava da millenni; la scristianizzazione dell’Europa che ha rinunciato alle sue radici cristiane.

Per esempio in Svezia è aperta una sola chiesa in tutto il paese, le altre sono tutte chiuse e vendute.
In Francia l’1% frequenta la chiesa.
In Italia il 12% va alla messa domenicale; una devastante crisi del fede si è abbattuta sulle nostre Comunità, causata dalla mancanza dei veri segni della fede, che sono l’amore fraterno dei cristiani tra di loro e l’unità condivisa.

Come è cambiato questo mondo, cioè come siamo cambiati noi!
Abbiamo tutto, stiamo bene, abbiamo realizzato il sogno che stava nel nostro cuore 50 anni fa.
E ora siamo qui smarriti e demotivati; non ci interessa più di tanto qualsiasi avvenimento per forte che sia.
Quali profondissimi mutamenti!

A questo punto sento il bisogno di amare di più la fede e di credere di più alla parola di Dio.
Infatti qua e là stanno nascendo delle realtà cristiane molto affascinanti che ascoltano e vivono veramente la Parola di Dio.
A queste realtà vorrei affidare la mia vita sacerdotale per i prossimi 50 anni.
Mi sorprendo a fare gli auguri a me stesso!
Ma intendo farli a tutta la Comunità cristiana di Chignolo.

Quando siete in Paradiso lasciate il vostro recapito in Portineria, così vengo a farvi visita.

Un immenso grazie!

Padre Giulio Zanni della Congregazione dei Padri Passionisti.
San Zenone degli Ezzelini – TV
5 novembre 2015